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Seahouse – Next (demo 2007), post atomic emo space rock dal tacco d’Italia
di Giancarlo Passarella

Un quintetto (due donne e 3 maschi) che vengono dalla fertile terra tra Lecce e Brindisi, attaccati alla loro causa: fare musica elettronica e spaziale, senza cadere pero’ nella dance e continuando a rimanere nel seminato del rock. Interessanti!
Un quintetto (due donne e 3 maschi) che vengono dalla fertile terra tra Lecce e Brindisi, attaccati alla loro causa: fare musica elettronica e spaziale, senza cadere pero’ nella dance e continuando a rimanere nel seminato del rock. Interessanti!

Tutto e’ rivolto allo spazio: la loro musica, la loro grafica, la copertina del cd dove compaiono come astronauti ed anche la serigrafia del cd, dove tre loro cani emulano Laika e lo Sputnik.
Tutto e’ rivolto alla sfera celeste, ma il loro nome e l’uso eccessivo del colore blu, li riporta non solo sul Pianeta Terra, ma anche nell’ancestrale mare da cui viene il genere umano.

Una dicotomia questa dei Seahouse che non penalizza il loro progetto musicale, ma che anche lo enfatizza. Aggiungiamo a questo il piglio con cui si propongono, ben evidenziato dalla loro scheda di presentazione…Nel 2007 i SeaHouse ripartono dai live con un carissimo amico della band nonchè grande chitarrista: Marco Stanca. La band grazie a Marco potrà continuare a promuovere il proprio cd Next, registrato appunto da lui nel confortevole Studio 7, nei live, nell’attesa di trovare un nuovo chitarrista e cominciare a lavorare ai nuovi brani già in cantiere. La band ringrazia Marco per la sensibilità e l’attaccamento alla nostra causa. Ringraziamo inoltre Francesco di tutto ciò che artisticamente ci ha dato….

Potremo stare a discutere se tutto giri alla perfezione, se l’occhio non cadesse sulla presenza di Daniele Rini che omaggia gli amici seahouse con una sua struggente partecipazione canora in un brano. Ed un solo brano su 11 prevede l’uso delle voce come strumento (tanto per citare Demetrio Stratos….!) e quel brano diventa elegiaco progetto rispetto la resto. Insomma la voce ne acuisce di piu’ gli spigoli ed i pregi: questo dovrebbe far riflettere la band sulla mancanza di emozioni emanate dalle corde vocali. Magari seguendo chi non e’ mai stato cantante (penso a One of These Days dei Pink Floyd, dove a prestare il vocione per il ritornello e’ il batterista Nick Mason), i Seahouse potrebbe prendere in considerazione anche la loro turnazione nel ruolo di cantante o di prestatore di suoni gutturali. Secondo me alcun ibrani ne acquisterebbero molto e cio’ potrebbe succedere in Versus e sicuramente in Creeping Man.
Non siamo daccordo su quando di loro viene scritto che …Certo, a volte ci si disperde un po’ in queste atmosfere notturne e ipnotiche (che non smettono quasi mai di essere tese, come a celare un certo nervosismo latente) … non siamo daccordo perche’ sono frasi che lasciano intravedere malignamente un certo autocompiacimento nel snocciolare linee melodiche ripetitive. Questo francamente non mi sembra proprio di coglierlo nel progetto dei Seahouse: forse il titolo del cd e’ fin troppo banale per essere un giusto biglietto da visita….
Per il resto, non possiamo che fare i complimenti per l’intera idea che sta alla base del progetto Seahouse e della sua realizzazione.

Seahouse – Next
1. Intro 2:21
2. The band with the arab strap 4:20
3. Creeping man 3:33
4. Need you 3:39 (con Daniele Rini)
5. Mexico trip 2:24
6. Halley’s Comet 2:44
7. Me & Hanna 4:50
8. 80′ 2:00
9. Down by law 2:25
10. Versus 3:37
11. Flash the bios 12:40
Total time: 44:38

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