T.E.D RECENSITO SU SALENTOINLINEA.IT

T.E.D Recensito da Francesco Aprile su salentoinlinea.it

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T.e.d. Il Discount Emozionale dei SeaHouse
Francesco Aprile, salentoinlinea
sabato 14 maggio 2011

Sonorità ovattate dal tempo. Il nostro. Della tecnologia chirurgica del vivere. E plasmate. Su asprezze, poi. Onde d’urto. Unte unite da tutti quegli aspetti che lo spazio attorno a noi coniuga. Mette assieme. Unisce. Sono trame lontane quelle che si uniscono. Centrano. Sulle note di questo nuovo lavoro targato SeaHouse. T.e.d. – il titolo. Come acronimo voce esplosa della polvere. Degli anni che si porta addosso. Perché si compone, questo Discount Emozionale, di quegli aspetti musicali che vengono da lontano, dalla new wave, dal punk, dal rock, in un viaggio fra Talking Heads e God is an astronaut, fra Television e Mogwai, e si incontrano sulla piazza del postrock, riletti in chiave dinamica, come contemporaneità vuole e chiede. Pezzi strumentali. Ma di breve durata. Frammenti. Schegge. Come breve è il respiro del tempo contemporaneo. Sussulto. Pezzi strumentali. Di breve durata. Forti. Decisi che giocano sull’ironia delle note e la rilettura musicale dello spazio attorno. T.e.d. il ritorno e la rinascita dei SeaHouse.

F. A.
2011-05-14

Francesco Aprile intervista i Seahouse (2008):

1-Quando si è formato il gruppo?

I SeaHouse nascono nell’ottobre 2005, dopo aver militato negli Oizo, Carmelo e Gianluca (chitarra & samples e batteria) data l’affinità di vedute, decidono di fare da sé. Fondamentale è l’apporto di Vittoriana al basso ed Elvy alle tastiere alla loro prima esperienza in una band. Ne viene fuori una miscela strumentale istintiva e d’atmosfera, “Post Atomic Emo Space Rock”, per un caro amico della nostra band. Dopo una densa attività live e varie collaborazioni con chitarristi della province di Brindisi e Lecce, ritornano alla formazione iniziale continuando a viaggiare sperimentando vari e sconosciuti generi, sempre in chiave strumentale.

2-Com’è nata l’idea di dar vita alla band?

Tutto è nato sui comodi e confortevoli divani della casa al mare di Elvy. La voglia di esprimere in musica tutto ciò che abbiamo dentro, da quel meraviglioso incontro di menti che ci permette di viaggiare nella e con la musica, “un equilibrio musicale in continuo movimento” (Mino Pica giornalista scrittore).

3-La vostra idea di musica è sempre la stessa?

Sostanzialmente si, dato che il nostro approccio è naturale, la nostra musica si evolve assieme ai nostri stati d’animo, che essendo mutevoli danno luogo ad espressioni eterogenee che non rispecchiano un chiaro genere musicale, ma una serie di inconsce influenze.

4-Cos’è cambiato nella vostra musica, dagli inizi ad oggi?

Sicuramente la maggiore consapevolezza dataci dalle varie esperienze fatte, che ci hanno permesso di migliorare il nostro approccio agli strumenti e di curare i singoli dettagli.

5-Quali sono le vostre influenze?
Si aggirano tra Beethoven e i Sepultura, passando da Tom Waits, Rage Against the Machine, Frank Sinatra, Talking Heads, Ozric Tentacles, solo per citarne l’1%!!!

 

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